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Iva Agevolata Governo Conte
   
 

Proposta di uniformazione dei benefici fiscali (IVA al 4%), eliminando il limite di cilindrata, per l’acquisto di autovetture destinate al trasporto di persone con disabilità motoria grave e gravissima riconosciute dalla Legge 104/92 Art. 3 comma 3.


 
   
 MOTIVAZIONE 
 

Premesso che il trasporto pubblico nazionale e locale su gomma e su ferro è inadeguato o inesistente al trasporto di persone con grave disabilita motoria.

Una vera discriminazione sociale, per questo motivo le persone con disabilità motoria o loro familiari sono costretti ad acquistare autoveicoli e trasformarli radicalmente.

Per questo motivo per le persone con disabilità motoria l’auto non è un bene di lusso ma un ausilio indispensabile alla propria autonomia.

Alcune persone con disabilità motoria grave (tetraplegici che necessitano di particolari adattamenti per la guida e per l’accesso al sedile di guida) sono fortemente discriminate nella loro mobilità perché sono costrette ad acquistare senza godere dell’IVA al 4% delle grosse auto monovolume e farle modificare radicalmente, per apportare adeguate soluzioni tecniche che gli consentono di entrare con tutta la carrozzina elettrica e poter guidare sedute su di essa.

Inoltre, vi sono diverse migliaia di famiglie che hanno due o più disabili gravi da trasportare e per questo motivo necessitano di minibus, che devono essere appositamente modificati al trasporto di carrozzine elettriche.

 

 
 

L’acquisto e relative radicali modifiche delle vetture (monovolume o minibus), comportano ingenti aggravi di spesa, che le famiglie devono accollarsi oltre l’acquisto dell’automezzo, senza godere dei benefici dell’IVA al 4%, in quanto, tali automezzi hanno sempre cilindrata elevata superando ben oltre i limiti fissati per legge (L’IVA AGEVOLATA AL 4% E’ APPLICATA SOLO ALLE AUTO DI CILINDRATA MASSIMA DI 2.000 Alimentazione BENZINA e 2.800 Alimentazione DIESEL).

Inoltre, non godendo di tutte le agevolazioni previste per le cilindrate minori (esenzione I.P.T. e tassa di possesso), le persone con disabilità motoria grave devono pagare anche la tassa di possesso ed I.P.T., nonché gli ingenti costi di gestione annuale che comporta una cilindrata alta (assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, carburante, autoricambi, riparazioni della carrozzeria, riparazioni delle pedane elettriche ecc.).

 

 
 

La legislazione in materia di sgravi fiscali (IVA al 4%) limita il beneficio all’acquisto di autovetture di cilindrata massima  2000 a benzina e 2800 diesel (Legge n° 342 del 21/11/2000 art. 50, Legge n° 388 del 23/12/2000 artt. 30, 31 e 81) escludendo anche le auto ibride o totalmente elettriche.

Ma chi ha scritto queste norme ha avuto una visione limitata, costringendo ad accollarsi sempre di più spese di acquisto e di gestione insostenibili, discriminando così chi ha più diritto di mobilità.

 

 
   
 PROPOSTA 
 

Per eliminare questa discriminazione,

Si propone un emendamento alla Legge di Stabilità 2018 che uniformi l’IVA al 4% eliminando il limite di cilindrata, estendendo così i benefici previsti dalle Leggi, esenzione tassa di possesso, IPT, come indicato nelle Leggi Finanziarie (L. n° 342 del 21/11/2000 art. 50, L. n° 388 del 23/12/2000 artt. 30, 31 e 81).

Estendendo i benefici anche alla crescente richiesta di auto meno inquinanti come quelle ibride o totalmente elettriche.

Eliminando il limite di cilindrata, si mette fine alla discriminazione nei confronti di persone con disabilità motoria grave.

 

 
   
 INOLTRE  
 

Si propone di estendere i benefici IVA al 4%, per l’acquisto dei pezzi di ricambio, agevolazioni sul costo orario di manutenzione ordinaria e straordinaria, riparazioni della carrozzeria e parti meccaniche, riparazioni delle pedane elettriche sia manuali e quant’altro possa danneggiarsi in un automezzo così radicalmente modificato soggetto a grande usura, automezzo di fondamentale importanza per la mobilità individuale di cittadini gravemente minati nell’autonomia personale, visto che i trasporti pubblici sono in maggioranza inaccessibili e se accessibili, i sistemi di accesso spesso sono fuori uso.

 


 
 

 INOLTRE ANCORA

 
  

Si propone di elevare la detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto dell’auto almeno fino a 70.000 €uro distribuiti in quattro anni (attualmente la norma prevede un massimo di detrazione di € 18.075,99 per l’acquisto e l’eventuale adattamento).

Di portare in detrazione IRPEF del 19% della spesa sostenuta per tutti i costi all’acquisto dei pezzi di ricambio, la manutenzione ordinaria e straordinaria, riparazioni della carrozzeria, riparazioni delle pedane elettriche e quant’altro possa danneggiarsi in un automezzo così modificato.

 
 Il Presidente 
 
Luigi Montanaro 
 
   
 
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